TAV : émeute à Chiomonte (Val di Susa) – 27 juin 2011

Così sta partendo il cantiere della Tav, dopo gli scontri e i lacrimogeni

ilsole24ore.com

27 giugno 2011

di Maria Chiara Voci

CHIOMONTE (Torino) – Dopo le barricate, gli scontri e i lacrimogeni, utilizzati in grande abbondanza, nel tardo pomeriggio, sulla strada che conduce al presidio Clarea di Chiomonte, fra le coltivazioni a vite dell’Avana (o vino del ghiaccio), del movimento no Tav non restano che i segni della lotta.

Centinaia di carabinieri e forze di polizia da ore presidiano l’area, che è stata immediatamente recintata e dove sono si sta montando la base, che resterà operativa 24 ore su 24, a garanzia di chi lavora. Gli operai della Italcoge e della Martina (le due aziende valsusine, incaricate da Ltf di recintare e realizzare le opere di accesso al cantiere) lavorano a pieno ritmo per creare lo svincolo che, dall’autostrada del Frejus scenderà direttamente all’area di scavo del cunicolo esplorativo della Maddalena. Per realizzare la galleria serviranno 36 mesi.

Le barriere antirumore sono già state rimosse e le ruspe iniziano a sbancare e spianare la strada. L’A22, interrotta da questa mattina fra Avigliana ovest e Bardonecchia, proprio per permettere lo svolgimento delle opere, sarà riaperta forse già in nottata. Dopo giorni di attesa, allarmi ripetuti e smentite, la prima opera della Torino-Lione sul versante italiano sta, dunque, prendendo il via. Come aveva richiesto l’Unione europea, entro il 30 giugno: comunque in ritardo di mesi, rispetto al cronoprogramma iniziale.

L’accesso all’area di cantiere è blindato: sono pochi i giornalisti autorizzati a entrare, il via libera è solo ai contadini, che alla spicciolata, nel pomeriggio, hanno cercato di raggiungere le proprie vigne per verificare i danni subiti. «Il problema – raccontano due dipendenti della azienda agricola Clarea, quella che qui raggruppa la maggior parte dei coltivatori – sono i lacrimogeni. Sono stati utilizzati in grande abbondanza, proprio a fianco dei capannoni dove abbiamo le botti per l’invecchiamento del vino in barrique. Decine di litri, che ora rischiano di andare sprecati. Senza contare che, ora, al presidio non c’è acqua. Qualche mezzo deve aver danneggiato una tubazione». Dopo…

 60 hurt in protests at Alpine rail-link

independent.co.uk

By Gianluca Mezzofiore

Tuesday, 28 June 2011

At least 30 police officers and 30 demonstrators were injured in the Italian Alps yesterday during protests over the construction of a high-speed rail link between Italy and France.

Local residents had built barricades to prevent bulldozers from starting excavation at the site in Val di Susa. In the biggest police operation since the G8 summit in Genoa 10 years ago, 2,000 officers used water cannon and tear gas to disperse the demonstrators, La Repubblica reported. More…

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~ par Alain Bertho sur 28 juin 2011.

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